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Deposizione di Cristo nel sepolcro
Artista: Riccio
Anno: 1554 circa
Collocazione attuale: Palazzo Salimbeni
Luogo originario:
INFORMAZIONI DESCRITTIVE
Nonostante il forte deterioramento della superficie pittorica causato dallo strappo e dal conseguente trasferimento su tela dell’affresco (1962), la ‘Deposizione’ del Monte dei Paschi si qualifica fra le opere più alte e rappresentative del Riccio: la composizione trova il suo fulcro nel corpo esanime e sofferente di Gesù attorno al quale, seguendo l’andamento diagonale degli assi del dipinto, vengono sapientemente orchestrate le figure dai volumi ampi e dai nobili gesti dei seguaci del Cristo, eredi diretti di quella composta e grandiosa umanità che si ritrova nelle pitture del più classico Baldassare Peruzzi: la concitazione disperata delle Marie che si affollano presso il Salvatore sembra trovare soluzione nei gesti pietosi e
nelle espressioni solenni di Nicodemo (in basso a sinistra), Giuseppe d’Arimatea (in alto al centro) e di San Giovanni Evangelista che, lo sguardo basso e pensoso, sorregge il braccio ormai privo di vita del Cristo.
Oltre alla drammaticità dell’evento rappresentato, l’intonazione patetica della composizione sembra doversi collegare alle vicende esterne che, intorno alla metà del Cinquecento, portarono alla realizzazione dell’affresco: il dipinto venne infatti realizzato per il Conservatorio delle Derelitte nel Piano dei Mantellini di Siena, pio istituto nel quale, a partire dal 1555, trovarono ospizio le fanciulle della città rimaste orfane a seguito della guerra contro Firenze e dell’assedio a cui Siena venne sottoposta dalle armate dei soldati fiorentini.
Dimensioni: 245 x 198 cm
Cornice in pastiglia dorata e dipinta di 12 cm
Deposizione di Cristo nel sepolcro